Sono la mamma di un bambino che fin da piccolo ha mostrato di disporre di un’elevata sensibilità a qualsiasi cosa!
Quando è arrivato il mio secondogenito era chiaramente diverso e un po’ più complesso da “maneggiare” rispetto al primo che sin dal primo momento si era adattato al mondo con grande facilità.
I bambini nascono con delle differenze temperamentali ben delineate che, se prestiamo attenzione, emergono sin dai primi istanti di vita.
Il fatto che fosse sin dall’inizio un po’ più complesso, un po’ più sensibile a qualsiasi tipo di stimolo che provenisse dall’ambiente mi ha spinto ovviamente ad un meraviglioso processo di scoperta e riflessione.
Bambino ad alta intensità
Spesso quando ci “capitano” questi bambini che io chiamo “ad alta intensità” tendiamo a vedere solo la fatica che questa intensità può causare. E’ comprensibile: effettivamente richiedono tutta la nostra attenzione e capacità di accudimento.
Nel mio studio vedo tante mamme e papà alle prese con bambini ad alta intensità. Sono quelli che sono più in tutto: più sensibili, più infastiditi, più testardi, più capricciosi, più rigidi, più percettivi, più resistenti a qualsiasi cambiamento.
L’elenco di caratteristiche lette in chiave negativa potrebbe andare avanti all’infinito.
Le mamme cominciano raccontandomi che sin dalle prime ore nella cullina in ospedale sembravano agitatissimi e incapaci di tranquillizzarsi. Una volta arrivati a casa faticavano ad attaccarsi al seno, o a dormire.
Crescendo tutta una serie di difficoltà: i vestiti sembrano essere sempre troppo stretti o troppo larghi, i rumori sempre troppo forti o fastidiosi.
Il mio lavoro con questi genitori, spesso esausti, è aiutarli per prima cosa a modificare l’immagine negativa che creano nei confronti di questi bambini.
E cominciare a vedere questa intensità anche dal suo lato positivo: determinazione, passione, entusiasmo. E, soprattutto, cominciare a comprendere cosa si può fare per aiutarli a fiorire e sbocciare alla vita nel modo migliore possibile.
Ovviamente il livello di questa intensità varia da bambino a bambino. E varia anche la sensibilità che dimostrano verso il mondo.
Nella letteratura psicologica questa intensità viene spesso considerata come una differenza nella capacità di elaborazione sensoriale.
Ovvero una sorta di immaturità e fatica del sistema nervoso centrale a elaborare gli stimoli sensoriali che provengono dall’ambiente o dal proprio corpo.
Non a caso molti di questi bambini manifestano una grande fatica connessa ai propri sensi: vista, udito, tatto, olfatto, gusto, ma anche rispetto al proprio senso dell’equilibrio e della propriocezione.
Spesso sono bambini che inciampano spesso, sembrano un po’ goffi e incapaci di muoversi adeguatamente nello spazio, tenendo conto anche della presenza degli altri, o delle conseguenze dei propri comportamenti.
I genitori raccontano la propria vita come un eterno giro sulle montagne russe…giornate più facili e giornate in cui passare anche un’ora con il proprio bambino sembra esaurire completamente le pile.
La buona notizia è che si può fare molto per aiutare questi bambini a comprendere la propria intensità e sensibilità e rendere più facile la gestione di ogni ambito della vita: dal dormire, mangiare e vestirsi fino a socializzare con gli altri, affrontare al meglio la scuola e lo sport.
In questi anni il mio bambino super intenso mi ha permesso di comprendere profondamente come poterlo aiutare a sviluppare tutte le sue meravigliose qualità che rischierebbero di rimanere inespresse e nascoste sotto a comportamenti e caratteristiche di sé che talvolta non riesce a comprendere o non sa come gestire.
Se senti anche tu di avere per le mani un bambino ad alta intensità e estremamente sensibile a tutto ciò che lo circonda, e le vostre interazioni finiscono spesso in momenti di grande crisi e fatica, posso aiutarti a creare una relazione più armoniosa e soddisfacente.
Ma soprattutto potrai aiutarlo davvero ad alimentare tutti gli aspetti positivi che si celano dietro questa sua intensità!
