Età minima a cui si può dare un telefono al proprio figlio

31 Lug 2022 | Problemi educativi

Età minima a cui si può dare un telefono ad un figlio: La scorsa settimana abbiamo introdotto il tema dei cellulari e delle tecnologie per i bambini e i ragazzi, affrontando in generale la questione.

Oggi vorrei invece andare più nello specifico rispondendo alla domanda di una mamma che mi chiede quale sia l’età minima a cui si può dare un telefono ad un figlio.

 

Età minima a cui si può dare un telefono ad un figlio

Intanto vi stupisco con effetti speciali dicendovi che purtroppo i dati ci dicono che l’età minima in cui i bambini vengono in contatto con questi dispositivi è sempre più bassa.

E per me anche sempre più allarmante. La realtà è che in barba a qualsiasi tipo di buon senso l’età media in cui un bambino entra in contatto con la tecnologia è ormai scesa a 11 mesi.

Capite cosa significa? In un’età in cui il bambino dovrebbe essenzialmente interagire e relazionarsi con un adulto attento e coinvolto nei suoi bisogni, la soluzione più facile per genitori esausti e distratti è piazzargli in mano un dispositivo.

Inutile che vi dica l’effetto che mi ha fatto in una recente vacanza vedere bambini sul passeggino con ciuccio in bocca e smartphone tra le mani.

Con un certo sollievo da parte mia, anche i miei figli (che mi martellano per averne uno tutto loro) si sono scandalizzati all’idea che dei bambini così piccoli potessero già avere in mano un oggetto del genere.

 

Età minima per l’uso di uno smartphone e 4 aspetti da considerare

Tenuto in considerazione quanto detto nella precedente puntata, ovvero che i bambini più piccoli possono essere felici e sicuri con un telefono che svolge le funzioni di base, vediamo come fare a capire se un figlio è pronto per l’uso di un telefono più evoluto.

Vorrei sottolineare che questa decisione si deve basare sul livello di maturità e responsabilità del ragazzo. Quindi prima di poter tenere tra le mani il tanto desiderato smartphone, un ragazzo deve dare prova di alcuni aspetti fondamentali.

Anche tenuto conto del fatto che la scuola per esempio richiede l’uso di internet e computer ma raramente insegna ai ragazzi come usare questi strumenti in modo sicuro.

 

Conoscere ed essere consapevole dei pericoli che uno smartphone comporta

Per quanto mi riguarda bambini e ragazzi non dovrebbero aver accesso ai dispositivi mobili a meno che non siano ben consapevoli delle infinite e rischiose possibilità che offrono.

Credo che alcune tematiche da discutere approfonditamente con i bambini siano i rischi del cyberbullismo, la presenza di possibili aggressori online, il sexting (ovvero l’invio di testi o immagini sessualmente esplicite), l’uso del numero per le emergenze.

Se leggendo questi argomenti ti sei chiesto cosa siano, hai assolutamente anche tu bisogno di approfondire l’argomento per poterne parlare con tua figlia/o.

Purtroppo durante i miei colloqui di consulenza online, mi accorgo troppo spesso che i genitori stessi ignorano completamente queste tematiche.

Parlare con i nostri figli di come usare il telefono in modo sicuro è fondamentale e occorre avere le idee chiare prima di farlo. I ragazzi hanno bisogno di essere preparati a quello che potranno incontrare navigando in internet e sapere anche precisamente cosa va bene e cosa non va bene.

Prima che prendano in mano il tanto desiderato smartphone devono essere in grado di spiegare a noi (e anche ad altri bambini): i motivi per cui non va bene condividere via messaggio informazioni personali e sensibili, quale siano le modalità della cosiddetta netiquette (ovvero le regole da seguire quando si è online).

Devono riuscire a comprendere che i social media si basano sulle apparenze (filtri, modifiche alle immagini, ecc.) più che sulla realtà.

 

Mostrare di sapersi controllare nell’uso delle altre tecnologie

Ovviamente dobbiamo scendere a patti con il fatto che la tecnologia fa ormai parte della vita di tutti e, per un motivo o per l’altro, i bambini hanno tutta una serie di dispositivi in grado di distrarli e su cui si finisce per discutere rispetto ai tempi di utilizzo.

Per chi in famiglia usa televisori, videogame e piattaforme varie, direi che il modo migliore per capire se un bambino è pronto all’uso di uno smartphone è vedere se si lamenta e si arrabbia alla fine di una sessione davanti allo schermo di 30 minuti.

Se preferisce stare in casa a giocare ai videogame piuttosto che uscire a giocare con gli amici, sarebbe opportuno riequilibrare il tempo trascorso davanti agli schermi.

Inoltre è fondamentale mettere regole chiare che non permettano l’utilizzo di queste tecnologie durante i pasti, le ore di studio e due ore prima di andare a letto.

Come tutti ormai sappiamo infatti, l’uso degli schermi in questi orari interferisce con la produzione di melatonina e quindi con il sonno.

Quindi se siete già in fase di continua discussione anche per porre questi limiti sull’uso di schermi vari, suggerirei di attendere l’acquisto di uno smartphone a quando il bambino mostra maggiori capacità di controllo.

 

Avere una comunicazione aperta

Se avete bambini in crescita sapete che da un certo punto in poi i figli non ci dicono più proprio tutto. E ovviamente questo è naturale e giusto. Il ragazzino preadolescente non ci racconta niente della ragazza che lo fa sognare ad occhi aperti.

Ne so qualcosa io che ho scoperto con mesi di ritardo il primo folle innamoramento del mio giovane preadolescente. Insomma ci sono una serie di cose che non siamo tenuti a sapere, ovviamente se sono adeguate.

Di certo però è fondamentale che i nostri figli si rivolgano a noi quando c’è qualcosa che non va. È fondamentale che si sentano a loro agio nel potersi fidare di noi e sapere che siamo un porto sicuro a cui approdare in caso di difficoltà o quando hanno dei dubbi in testa.

E se non abbiamo creato una relazione emotiva solida e sana ovviamente non verranno a raccontarci dei loro problemi. È inutile che vi racconti quali sono i rischi a cui i ragazzi con uno smartphone in mano possono andare incontro.

Sulla cronaca abbiamo letto tutti di casi di bullismo online, attività pericolose e persino ragazzi che si suicidano. Sono tutte situazioni con cui i nostri figli possono entrare in contatto senza sapere come gestirli.

E anche se fossero i nostri figli a fare qualcosa di sbagliato, è fondamentale che possano venire da noi a parlarne.

 

Cosa è fondamentale

Per questo motivo è fondamentale stabilire una comunicazione aperta e sincera sin da quando sono piccoli e ancora di più quando crescono.

E diventa ancora più importante se consentiamo ai nostri figli di avere accesso ai social media. Una comunicazione sana e aperta porta ad un uso consapevole e sano di questi strumenti. Questo richiede ovviamente che eventuali account di social media usati da tuo figlio siano sempre accessibile ai genitori.

Quando ti accorgi che tuo figlio non è sincero o che nasconde qualcosa è il momento di prestare la massima attenzione.

I bambini e ragazzi che fanno fatica ad essere sinceri o tendono ad essere ingannevoli devono capire che solo la verità garantisce che ci sia fiducia tra voi e che possano continuare ad usufruire del privilegio di utilizzare uno smartphone.

 

Mostrare di dare più importanza allo studio e al proprio contributo in famiglia

Ogni bambino è in grado di assumersi delle responsabilità adeguate alla sua età.

Ed è anche fondamentale che ne abbia, per poter sentire un senso di controllo e di stima di sé. Inoltre questo li incoraggia anche a svolgere attività utili e a lavorare sul proprio senso di autoefficacia.

Chi di noi genitori non desidererebbe dei figli che aiutano quotidianamente in casa e collaborano alla gestione famigliare? E per ogni età ci sono responsabilità che i bambini e i ragazzi possono assumere.

A 5 anni un bambino è già in grado, se aiutato a capire come si fa, di scaricare e caricare la lavastoviglie. E sicuramente ci aspettiamo da un ragazzo di 12 anni che sappia riordinare la stanza e andare a buttare la pattumiera.

Questi contributi alla vita famigliare devono essere svolti prima di qualsiasi tempo dedicato all’uso dei dispositivi. Altrettanto fondamentale è che prima di poter maneggiare uno smartphone il bambino sappia assumersi la responsabilità di svolgere compiti e attività per la scuola.

E se è senz’altro vero che il telefono può offrire anche molte opportunità educative tramite app apposite, sono anche convinta che prima di saperle utilizzare a questi scopi, i bambini debbano sapersi assumere le proprie responsabilità scolastiche senza l’uso di alcun dispositivo digitale. Imparare per esempio a dedicare almeno mezz’ora al giorno alla lettura di un libro oppure a suonare uno strumento.

Continuate a seguirmi, la prossima settimana parleremo del contributo economico che i figli possono dare per coprire i costi del telefono e di quali limiti è bene porre perché l’uso sia sicuro.

Spiegami le tue difficoltà in famiglia. Agiremo subito insieme per ritrovare armonia!

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